Istituto Svizzero - Sede di Milano
19/04/2013DRAFTSMEN’S FEST #2 – Lorenzo Bernet feat. Jan Vorisek – 19/04/2013, ISR_Milano
LORENZO BERNET feat. JAN VORISEK
Per il secondo appuntamento di Draftsmen’s Fest Lorenzo Bernet e Jan Vorisek presentano un intervento site-specific all’Istituto Svizzero a Milano, risultato di una ricerca comune condotta tra cavi, registrazioni in loop, disegni e suoni in presa diretta. A partire da una pratica condivisa che trova espressione negli aspetti più specificatamente gestuali tipici del disegno (Bernet) e dell’improvvisazione musicale (Vorisek), i due artisti svizzeri, qui per la prima volta insieme, hanno lavorato sul concetto di scambio. Superando la semplice rappresentazione figurativa di una partitura sonora in immagine, la collaborazione all’Istituto Svizzero si focalizza piuttosto sulle modalità che permettono di tradurre strumenti sonori digitali – come campionamenti, remix e field recordings – in forme visive, e viceversa. Questo scambio è attivato anche grazie all’aiuto di un ulteriore medium: manifesti fotocopiati che si comportano da “touch screen” e che, attraverso il sampling e la ripetizione, mettono a nudo parte del proprio processo di produzione. I lavori dei due artisti sono assimilati e restituiti in un continuum di scambi reciproci, come in un ciclo metabolico che digerisce se stesso. Il risultato finale è un dispositivo aperto: il disegno, che si sovrappone alla superficie del display, e il paesaggio sonoro producono uno spazio in cui momenti distinti, come la fase di produzione e il processo di ricezione, si incontrano.
Lorenzo Bernet (Zurigo, 1986) studia per conseguire un MA alla ZHdK (Zürcher Hochschule der Künste). Il suo lavoro analizza i metodi di lavoro nei sistemi di economie creative attraverso l’uso di media differenti. Le sue mostre più recenti includono il progetto “Distrattenzione, Online Performance & Edition” per www.no-floor.com; le mostre personali “Twenty Something in Europe”, Pleasant, Copenhagen; Regiopark – Studiolo Furniture” (con Yannic Joray), Kunsthalle Palazzo, Liestal, Svizzera.
Jan Vorisek (Zurigo, 1987) ha studiato fotografia alla ZHdK. Lavora con il suono e l’immagine attraverso la produzione di materiali che partono dal rapporto con lo spazio e che l’artista presenta in formati diversi come mostre, performance ed eventi. Più di recente si è esibito in spazi off e istituzionali come la Kunsthalle Zürich (con Emanuel Rossetti e Flavio Merlo) e APNews a Zurigo. Ha partecipato a mostre collettive alla Kunsthalle Bern e alla Kunsthalle Charlottenborg, Danimarca. Vorisek è uno dei fondatori e dj in residence del club H.O.M.E. (House Of Mixed Emotions) a Zurigo (con Mathis Altmann e Lhaga Khoondor).
DRAFTSMEN’S FEST
a cura di Francesco de Figueiredo e Massimiliano Bomba
Draftsmen’s Fest è un display in progress che mette in relazione il disegno – inteso come espressione diretta e gestuale – e la produzione del suono. Durante ognuno dei 4 appuntamenti milanesi della rassegna sono stati presentati progetti sviluppati da artisti e musicisti – svizzeri e internazionali – appositamente per l’Istituto Svizzero a Milano.
Draftsmen’s Fest prende in esame il rapporto sincretico tra l’immagine disegnata e il suono, con un particolare riferimento alla relazione intima e confidenziale che si stabilisce nel momento in cui lo spettatore è coinvolto in maniera frontale: in senso letterale e come metafora dell’impatto immediato che il binomio suono/immagine è capace di attivare. Gli artisti e i musicisti invitati alla rassegna si riappropriano di una pratica che mette in stretta relazione suono e segno, in un rapporto ricco di rimandi e di riferimenti reciproci. Tale pratica deriva da una fonte di ispirazione condivisa, ovvero la cosiddetta Scuola di Providence e gli avvenimenti che si susseguirono tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila in quello che diventerà il luogo simbolo di un movimento transnazionale, dalla East alla West Coast, al Canada e all’Europa, attraverso il Giappone: Fort Thunder, un capannone industriale inutilizzato nel distretto della cittadina americana di Providence (Rhode Island, USA) allora occupato da artisti e musicisti avant-garde, tra cui Brian Ralph, Jim Drain, Brian Gibson e Brian Chippendhale dei Lighting Bolt e Hisham Akira Bharoocha dei Black Dice.
Artisti a cavallo tra le scene, luoghi, persone e progetti che nel tempo si sono consolidati nel panorama culturale internazionale: partendo da questo scenario, Draftsmen’s Fest vuole dare luce a un preciso emisfero espressivo, occupando con il suono e il segno gli spazi milanesi dell’Istituto Svizzero.
I curatori
Francesco De Figueiredo è Art Director di Nero, una rivista di cultura contemporanea e una casa editrice specializzata in libri d’artista di cui è co-fondatore. Con Valerio Mattioli fa parte del progetto musicale Heroin in Tahiti, nato a Roma nel 2010.
Massimiliano Bomba è un artista che lavora con il video e con l’installazione. Nel 2006 ha fondato RAWRAW edizioni, un progetto editoriale d’arte contemporanea. Dal 2009, insieme a Francesco de Figueiredo e Valerio Mattioli, si occupa della veste grafica e della produzione di Rainforest, un progetto musicale e una serie di edizioni d’artista, nato a Roma nel 2008. Vive e lavora a Milano e a Roma.
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