Draftsmen’s Congress Opening – 18/05/2013 – Kiev
Le pratiche politiche diffuse oltre la vecchia Europa affermano l’urgente bisogno di ripensare una geografia differente. Il Congresso dei Disegnatori è la nostra bussola in questo ambivalente viaggio tra Roma e Kiev. Immagini mostruose, segni incomprensibili e mappe perdute sono state usate per disegnare le differenti regioni che vivono dentro e fuori lo spazio Europeo, per sovvertire le gerarchie delle nazioni e le vecchie divisioni geografiche. Il Congresso dei Disegnatori è una nave che ci permette di superare le posizioni privilegiate legate all’autorialità e al professionismo, uno spazio aperto che sfida le divisioni costruite dalle discipline e gli specialisti.
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Disegni realizzati attorno al Workshop Saussure – 16 maggio 2013, Istituto Svizzero di Roma
Come pensare l’arbitrarietà radicale del segno linguistico e la differenza attraverso il disegno? Un laboratorio per disegnare immagini acustiche, per pensare alla differenza e ai rapporti differenziali, alle lingue, al significante e al significato attraverso il disegno. Un laboratorio per afferrare quello che il pensiero filosofico, da solo, non può cogliere, dove il disegno mostra l’istantanea del mutamento, il pensiero non è separato dal gesto, e la parola dall’immagine.
Vai al sito del progetto “Istituzione e differenza” su Ferdinand De Saussure
Foto dei disegni realizzati attorno al Workshop Saussure - 16/05/2013
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Foto dall’inaugurazione del Secondo Congresso dei Disegnatori – 10 maggio 2013, Istituto Svizzero di Roma
Dal 10 maggio al 30 giugno si è aperto a Roma, per il secondo anno consecutivo, il Congresso dei Disegnatori, il luogo nel quale gli artisti e il pubblico dialogano tra loro utilizzando il linguaggio delle immagini invece delle parole. Ognuno è stato invitato a partecipare alla discussione, attraverso il disegno, la pittura o utilizzando altre tecniche e materiali tradizionali e a rispondere liberamente alle urgenze del nostro tempo.
Iniziato da Paweł Althamer alla chiesa St. Elisabeth a Berlin Mitte e all’ISR a Roma, nell’ambito della 7. Berlin Biennale, il Congresso dei Disegnatori è l’ambito nel quale tutti sono esortati a dialogare in modo libero e immaginifico: si potrà essere educati o politicamente scorretti, frustrati o indignati e si potrà intervenire sui disegni degli altri attraverso un vero e proprio incontro e scontro di immagini. Immagini che si amano, che si odiano, opinioni che si condividono o pretese che si hanno.
La complessità delle forme e delle azioni scaturite dall’edizione 2012 del Congresso dei Disegnatori ha dato finora voce a un racconto plurale, indefinito, complesso che questa seconda edizione vuole riverificare e ampliare in altre esperienze, tecniche e ambiti del sapere. Siete tutti invitati a disegnare.
Per questo secondo Congresso a Roma, la sede dell’Istituto Svizzero è stato il luogo centrale del Congresso, che si è animato anche in altri luoghi della città: lo studio degli artisti Matteo Nasini e Nicola Pecoraro, nel quartiere della Magliana; la fabbrica RSI occupata dai lavoratori dal febbraio 2012, nel quartiere di Portonaccio e altro ancora.
Luoghi fisici ma anche allegorie di un percorso di riscrittura della cartografia culturale della città di Roma, dove antico e presente convivono, dove energie nuove s’incontrano sulle fondamenta solide della differenza.
Il Congresso è stato animato da workshop che hanno coinvolto molti dei soggetti protagonisti delle attività che l’ISR ha sviluppato nel corso dell’ultimo anno – incontri che si sono generati a partire dall’esperienze maturate con il Congresso dei Disegnatori del 2012 – e che sono confluiti in questa seconda edizione, in un terreno per loro impervio e inconsueto: giuristi e studiosi di diritto, neuroscienziati, filosofi del linguaggio, studenti, architetti, artisti, operai, artigiani, attivisti politici e filosofi, fisici e musicisti. All’interno del Congresso romano, è proseguito anche il Draftsmen’s Fest – che ha animato la sede milanese dell’ISR nel corso della primavera.
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Video dell’inaugurazione del Secondo Congresso dei Disegnatori – 10 maggio 2013, Istituto Svizzero di Roma
Dal 10 maggio al 30 giugno si è aperto a Roma, per il secondo anno consecutivo, il Congresso dei Disegnatori, il luogo nel quale gli artisti e il pubblico dialogano tra loro utilizzando il linguaggio delle immagini invece delle parole. Ognuno è stato invitato a partecipare alla discussione, attraverso il disegno, la pittura o utilizzando altre tecniche e materiali tradizionali e a rispondere liberamente alle urgenze del nostro tempo.
Iniziato da Paweł Althamer alla chiesa St. Elisabeth a Berlin Mitte e all’ISR a Roma, nell’ambito della 7. Berlin Biennale, il Congresso dei Disegnatori è l’ambito nel quale tutti sono esortati a dialogare in modo libero e immaginifico: si potrà essere educati o politicamente scorretti, frustrati o indignati e si potrà intervenire sui disegni degli altri attraverso un vero e proprio incontro e scontro di immagini. Immagini che si amano, che si odiano, opinioni che si condividono o pretese che si hanno.
La complessità delle forme e delle azioni scaturite dall’edizione 2012 del Congresso dei Disegnatori ha dato finora voce a un racconto plurale, indefinito, complesso che questa seconda edizione vuole riverificare e ampliare in altre esperienze, tecniche e ambiti del sapere. Siete tutti invitati a disegnare.
Per questo secondo Congresso a Roma, la sede dell’Istituto Svizzero è stato il luogo centrale del Congresso, che si è animato anche in altri luoghi della città: lo studio degli artisti Matteo Nasini e Nicola Pecoraro, nel quartiere della Magliana; la fabbrica RSI occupata dai lavoratori dal febbraio 2012, nel quartiere di Portonaccio e altro ancora.
Luoghi fisici ma anche allegorie di un percorso di riscrittura della cartografia culturale della città di Roma, dove antico e presente convivono, dove energie nuove s’incontrano sulle fondamenta solide della differenza.
Il Congresso è stato animato da workshop che hanno coinvolto molti dei soggetti protagonisti delle attività che l’ISR ha sviluppato nel corso dell’ultimo anno – incontri che si sono generati a partire dall’esperienze maturate con il Congresso dei Disegnatori del 2012 – e che sono confluiti in questa seconda edizione, in un terreno per loro impervio e inconsueto: giuristi e studiosi di diritto, neuroscienziati, filosofi del linguaggio, studenti, architetti, artisti, operai, artigiani, attivisti politici e filosofi, fisici e musicisti. All’interno del Congresso romano, è proseguito anche il Draftsmen’s Fest – che ha animato la sede milanese dell’ISR nel corso della primavera.
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